DIOCESI DI GORIZIA

Un Re diverso

Che contrasto! Gesù afferma davanti a Pilato: io sono re, mentre la folla grida: crocifiggilo! Quando, dopo la moltiplicazione dei pani, la gente lo cercava per farlo re, Gesù invece si nasconde e non ne vuole sapere.

Perché Gesù è un re diverso da quelli mondani. Non viene per dominare, infatti, ma per servire.

Non è rivestito di insegne preziose, ma lo vediamo nudo sulla croce.

Non viene omaggiato con sfilate, inni e bandiere, ma deriso, sputacchiato, ferito.

Non è re come gli altri, ma è re per gli altri.

È libero, sovranamente libero dal desiderio di fama e di apprezzamenti, non cerca gli applausi, ma il servizio: guarire, perdonare, far vivere da fratelli.

Gesù è un re vero: io sono la verità, ci rivelerà, e chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce, confessa a Pilato.

Gesù è la verità del nostro essere umani in quanto figli del Padre e fratelli tra di noi. Questa è la verità del nostro vivere su questa terra.

Quando Cristo Re regna nella nostra vita, allora ci rende liberi dalla ricerca di approvazione degli altri, liberi dal desiderio di essere al centro dell’attenzione: infatti vogliamo seguire lui e non le nostre voglie.

Quando Cristo Re regna davvero nella nostra vita ci rende veri, ci libera dall’ipocrisia, dallo stare un po’ in chiesa e un po’ nello stile egoista mondano.

E la sua presenza dentro di noi davvero ci salva, non soltanto dal punto di vista etico, ma vitale, totale: se il suo regno non è di questo mondo, dove tutto, anche la vita prima o poi si esaurisce, significa che con lui la vita non finisce.

Per questo potrà rassicurare il bandito crocifisso accanto a lui: oggi sarai con me nel paradiso.

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il vangelo

Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

(Gv 18,33b-37)