DIOCESI DI GORIZIA

Percorsi di vita

Chissà se l’episodio cui assisteremo nel Vangelo odierno può rappresentare il cammino interiore del cristiano. Scopriamolo assieme.

Per strada, Gesù interroga i suoi: la gente, chi dice che io sia? Essere portati dalle opinioni, anche buone, della gente è ciò che accade a quasi tutti noi.

Infatti veniamo educati dai genitori, dalla scuola, dalla vita della Chiesa. Senza questo essere accompagnati non potremmo diventare noi stessi. Ma non basta questo al Signore.

I discepoli, poi, rispondono a Gesù rispolverando formule preconfezionate, citando personaggi famosi della Scrittura. Anche per la nostra fede possiamo accontentarci del sentito dire, di risposte convenzionali alle quali non abbiamo mai messo mano con la riflessione e con il cuore. E neppure questo basta al Signore Gesù.

Infine, lui ci pone la questione centrale della vita: voi, chi dite che io sia? Non interessano i sondaggi al Signore, né ciò che pensa l’opinione pubblica, ma ci offre una relazione personale con Lui e su questa chiede di giocarci.

Tu sei il Cristo, risponde Pietro, sei Colui sul quale vale la pena investire e rischiare, perché in te porti la presenza stessa di Dio, Tu sei il Cristo, perché hai il modo giusto e santo di affrontare e vivere la vita.

Ma qui la svolta, imprevedibile e forse dolorosa, impressa dal Signore: il Cristo dovrà soffrire ed essere rifiutato. Così l’opinione pubblica fa al Servo di Dio, da sempre, dopo averlo per un po’ osannato.

Infine Gesù ci insegna a non cercare noi stessi, ma lui; ci incoraggia a perdere noi stessi per amore e a non trattenerci per paura o egoismo narcisista.

Appiglio per uscire dalla melma dell’io e soltanto io verso l’incontro con il tu e con l’altro, il Signore è la corda d’acciaio che ci consente di salire le pareti scoscese della vita sino alla vetta altissima del dono di sé. Seguiamolo.

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il vangelo

Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.

 E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.

(Mc 8,27-35)