Che bello il modo di Gesù per parlarci di Dio! Non spiega, non immagina, ma racconta che cosa c’è tra lui è il Padre, in che modo stanno uno con l’altro insieme allo Spirito Santo.
Tutto quello che il Padre possiede è mio, ci assicura Gesù, facendoci capire che lui è Figlio, immagine semplice e bella che però non va presa alla lettera, perché è una analogia umana che rimanda ad un legame talmente profondo che neppure sapremmo immaginare.
Abbiamo davvero bisogno dello Spirito, che ci guidi alla verità tutta intera. Splendido il compito dello Spirito Santo, perché da un lato ci garantisce il legame con Gesù, cioè con l’origine del nostro esserci oggi: mi glorificherà, rivela Gesù, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.
Dall’altro lato, lo Spirito Santo ci guida verso il futuro, insegnandoci che la fedeltà della Chiesa e dei cristiani al Signore e al suo Vangelo è dinamica e sa adattarsi e parlare alle nuove situazioni che ci troviamo a vivere.
Gesù ci ha rivelato che Dio è una famiglia di tre persone che si amano così tanto da formare una sola cosa.
È una famiglia divina che non è chiusa beatamente in sé stessa, ma si apre in maniera inimmaginabile: fa germogliare l’universo intero nella creazione, entra nella storia umana per farsi carico del male che ci fa soffrire e per redimerci da esso, rende costantemente buona la nostra vita riempiendola di santità.
Creati, redenti, santificati dal Padre, dal Figlio, dallo Spirito. Questo siamo, grazie al battesimo che ci inserisce nella famiglia di Dio e ci rende fratelli universali. Vogliamo davvero essere degni di questa origine divina della nostra rinascita operata in noi grazie ai sacramenti della Chiesa, con una vita che sia specchio della Santissima Trinità.
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il vangelo
«Lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
(Gv 16,12-15)