Impressionanti ed emozionanti le parole del profeta Isaia: Nessuno ti chiamerà più Abbandonata né la tua terra sarà più detta Devastata. Sarai chiamata Mia Gioia e la tua terra Sposata. È nostalgia per ciò che c’era una volta o profezia di ciò che potrà essere?
Il profeta non ha dubbi: è promessa di un nuovo inizio, un ricominciamento di relazioni fiduciose e amorevoli non soltanto tra gli esseri umani, ma di Dio con l’umanità intera.
Ecco il senso esplosivo dell’accostare questa promessa del profeta con il racconto delle nozze di Cana: in Gesù, Dio ha sposato l’umanità, definitivamente.
C’è una nuova alleanza tra Lui e noi, una alleanza d’amore. Forse per questo l’evangelista non accenna minimamente allo sposo in quel racconto misterioso e gioioso delle nozze di Cana: perché è Gesù stesso lo sposo che si lega a noi per sempre. Anche se gli invitati non lo sanno, anche se la gente vive come se fossimo ancora belve aggressive in una terra abbandonata.
A che ci serve questa alleanza di Dio con noi? Non potremmo farne senza? Oh sì, come si può celebrare una festa di matrimonio senza vino e senza brindisi di gioia.
L’acqua è necessaria per vivere, come i comandamenti sono necessari per convivere da esseri umani; ma Gesù ci porta il vino buono del donarsi all’altro, dello spenderci per amore.
A Cana, Gesù trasforma l’acqua dei comandamenti di Mosè nel vino dell’amore evangelico.
Invitiamo anche noi il Signore Gesù alle nozze della vita, perché il vivere diventi davvero una festa, una convivialità pur nelle tante differenze e fatiche che ci accompagnano quotidianamente.
Accogliamo l’invito della Madonna: qualsiasi cosa vi dica, fatela. E l’invito della Madre Chiesa che ci porta ad ascoltare il Figlio Gesù, come hanno fatto i servitori alla festa di Cana.
Siamo noi cristiani, quelli.
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il vangelo
Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi daciscepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
(Gv 2,1-12)