Splendida l’immagine dell’acqua che sgorga dal lato destro del tempio di Dio, nella prima lettura odierna, tratta dal profeta Ezechiele. Quel ruscelletto diventa un fiume possente che porta vita e guarigione ovunque passa.
Noi cristiani vi abbiamo intravisto un’immagine del corpo di Cristo crocifisso, il nuovo tempio dove abita Dio. Le acque che sgorgano dal suo cuore trafitto sono la sua Parola, che ci insegna la vita buona, e i Sacramenti, che ci uniscono a lui e tra noi. Questo fiume spirituale risana l’umanità.
E poi ci lasciano senza fiato le parole dell’apostolo Paolo: voi siete edificio di Dio. Quasi a dire che la presenza nella nostra umanità di Cristo risorto e asceso al Padre è affidata al suo Corpo che è la Chiesa, che sono i battezzati. Tre volte in poche righe ripeterà questa verità straordinarie. Abbeveriamoci allora a questo fiume di grazia.
Ecco un primo richiamo che il Signore ci rivolge: non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato. Gesù non correggeva soltanto i commercianti che offrivano il necessario per il culto religioso di allora. Parla a noi oggi.
Ci sta dicendo che non siamo soltanto homo oeconomicus: ti do se tu mi dai; ti do perché tu mi dia a tua volta. Questo modo di pensare e di agire sta portando al conflitto e all’infelicità l’umanità intera e alla consumazione sconsiderata delle risorse del nostro pianeta. Noi siamo piuttosto homo integralis: cerco uno scopo nella vita e non solo un reddito; vivo di relazioni e non solo di guadagni; genero valore anche per gli altri e non solo per me stesso; appartengo ad una comunità e non solo a me; do spazio anche alla mia anima e a Dio e non solo alle cose della terra. Anche il Giubileo che stiamo celebrando ci ricorda che la terra è di Dio ed è data a tutta l’umanità e non a pochi privilegiati. Recuperare il riposo, il giorno del Signore, il rispetto per gli sfruttati, quasi sempre stranieri, ci renderà più umani e vero tempio puro di Dio. Questo un secondo messaggio, nella 75a Giornata Nazionale del Ringraziamento.
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il vangelo
Allora Gesù fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori del tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!».
(Gv 4,19-24)