Oggi l’evangelista Marco si diverte a mettere a nudo i nostri desideri più intimi. Nel conflitto che si è venuto a creare tra i discepoli, a causa dei due fratelli Giacomo e Giovanni che chiedono i primi posti, scopriamo due categorie di persone.
C’è chi vuole essere grande, come i due fratelli che “chiedono il premierato“, per così dire; e c’è chi, come gli altri del gruppo dei discepoli, che invece si arrabbiano con quelli che fanno i galletti.
Ci sarà un pizzico di invidia? Oppure il voler abbassare tutti al proprio livello, in nome di un egualitarismo che nasconde in realtà un inconfessato rifiuto delle responsabilità? Il Vangelo non ce lo dice, ma ci fa riflettere.
Gesù risponde con pazienza e con l’insegnamento mite, ma fermo. Diventare grande non lo si fa con l’emergere, sembra dirci, ma con l’immergersi.
Si vuole emergere per dominare, dice il Signore, rivelando il modo di fare di tanti capi di nazioni che addirittura opprimono i propri concittadini invece di servirli.
Volere emergere per i più giovani a volte significa desiderare di essere “visti” sui social, come se questo portasse qualcosa alla nostra vita.
A volte vogliamo emergere addirittura facendo del bene, ci ricorda Papa Francesco: dobbiamo aiutarci a superare la ricerca di affermare noi stessi, nascosta anche in azioni generose e attività di volontariato.
Gesù invece parla di immergersi, in greco essere battezzati. Ci mostra il modo di fare di Dio, che non è rimasto lassù nei cieli a guardarci dall’alto, ma si è abbassato sino a lavarci i piedi. Gesù infatti si immergerà nel servizio all’uomo.
Si è immerso nella compassione per noi e per le nostre ferite, sulle quali si è chinato per guarirle. Si è immerso anche nella nostra cattiveria, per prenderla su di sé nella croce, liberandoci così dal peccato.
Immergerci nel servizio, nella compassione, anche nella cattiveria altrui: ecco il battesimo di cui ci parla il Signore Gesù. E noi, battezzati, non siamo forse già immersi in Lui? Che cosa ci manca, allora?
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il vangelo
Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicono a Gesù: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?»
(Mc 10,35-45)