DIOCESI DI GORIZIA

«Che cosa dobbiamo fare?»

Condividere! Risponde la Chiesa. La gente, infatti, interrogava Giovanni Battista, riporta il Vangelo odierno di Luca.

Che  cosa dobbiamo fare, chiedono le persone dopo la predicazione appassionata del precursore di Gesù. E la Chiesa rimanda oggi di slancio: gioire!

Oggi non possiamo che gioire di fronte alle promesse del profeta, alle parole dell’apostolo, alla contempla­zione del giorno Natale di Cristo Gesù, sempre più vicino.

Si può essere felici a comando? Certamente no; e non è questo che ci chiede la santa liturgia. Del resto, l’apostolo Paolo è in carcere quando canta il suo invito alla gioia rivolto ai pochi cristiani della Macedonia: siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. Non è certo un invito a buon mercato, allora, quello che ci rivolge.

Ma il Signore è vicino, rivela l’apostolo Paolo; il Signore è in mezzo a te, promette il profeta Sofonìa; Viene colui che è il più forte di me e che vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco, annuncia Giovanni Battista.

Siamo nella gioia se il Signore è con noi, se noi desideriamo lasciargli spazio e stare con lui.

La celebrazione del giorno Natale di Cristo ci aiuta potentemente in questo. Cristo non nasce certamente di nuovo, non è un mito che racconta la fine dell’inverno!

Ma la memoria gioiosa della sua venuta in mezzo a noi, seppure molto tempo fa, e che ha cambiato il destino dell’umanità, ci fa comprendere che non siamo soli, che non siamo perduti, che non siamo abbandonati da Dio.

Che cosa dobbiamo fare, allora? Ecco una buona domanda per questa terza domenica di avvento. Il mercato globale ha ben capito questa esigenza seria e l’ha surrettiziamente sostituita con il “che cosa dobbiamo comprare, che cosa vogliamo avere”. Non per noi cristiani.

Chi ha dei beni li dia a chi non ne ha, risponde Giovanni Battista. In questa domenica della carità sarà importante, allora, la nostra offerta per le opere della Caritas diocesana, tra cui il nostro Emporio della Solidarietà.

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il vangelo

Le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».

(Lc 3,10-18)