Tutto ciò che è buono appartiene a Dio

Pubblicato giorno 14 giugno 2024 - La Parola

Oggi il Signore Gesù ci parla del Regno di Dio. Ci interessa? Oh sì, certamente!

Vorremmo forse il regno dei violenti o dei prepotenti? Vorremmo il regno dei corrotti e degli imbroglioni? O quello degli ignoranti?

Noi vogliamo il Regno di Dio, perché noi cristiani non ci accontentiamo neppure del regno dell’io, del “tutto attorno a me”, del regno dei miei sogni e dei miei desideri, perché rischia di essere il regno della solitudine, se non dell’isolamento, anche se dietro un minuscolo schermo colorato.

Il Signore ci insegna a desiderare il pane della libertà dalla cattiveria e dalla superficialità, spazi ampi di amicizie e fraternità, ci instilla il desiderio della giustizia per tutti, della gioia sconfinata che sgorga dalla pace con se stessi, con gli altri e con Dio: il Regno di Dio, appunto.

Gesù ci rivela che questa presenza di Dio nella vita nostra personale e nella storia dell’umanità è sempre all’opera, come un amore umile, e cresce in modo nascosto, spesso invisibile.

Come dovremmo chiedere occhi più grandi, che sanno vedere oltre le apparenze, oltre la forza apparente del male, per scoprire la presenza di Dio!

Tutto ciò che è buono appartiene a Dio, ci ricorda Papa Francesco, e porta frutto. Come le nostre buone opere, che sembrano poca cosa, un piccolo seme, di fronte ai grandi grandi drammi dell’umanità.

Eppure così cresce il Regno di Dio: come un seme di senape, che è il più piccolo, ma diventa grande come un albero. Come un piccolo seme che di notte e di giorno cresce, e neppure il contadino sa come.

Tutti noi, ai quali il Signore rivela e spiega ogni cosa, chiediamo il dono della fede, per vedere Dio all’opera e uscire dalla sfiducia che paralizza e rattrista!

Diciamo il nostro “sì” per seminare la Parola di Cristo e gesti di fraternità in questa umanità così provata.

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il vangelo

Gesù diceva: «A che cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo descriverlo? È come un granello di senape che, quando viene seminato sul terreno, è il più piccolo di tutti i semi che sono sul terreno; ma, quando viene seminato, cresce e diventa più grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono fare il nido alla sua ombra».

(Mc 4,26-34)