Tempo di attesa, tempo di speranza

Pubblicato giorno 1 dicembre 2023 - La Parola

Perché Signore ci lasci vagare lontano dalle tue vie? È il grido accorato del profeta, vedendo il popolo prediletto, deportato in Babilonia, che stava perdendo la fede nel suo Dio.

Così infatti agiva l’impero babilonese: deportava la parte più attiva della popolazione e la spargeva in luoghi diversi, offrendo però la possibilità di un po’ di terra, di una casa, di poter lavorare. E quando hai da mangiare, da abitare, da lavorare è davvero necessario desiderare altre cose?

Il cuore allora smette di sperare e di attendere un mondo più giusto, la fine delle violenze, la libertà, la vita per tutti. Quando si ha la pancia piena e la casa piena di oggetti attraenti, serve davvero pensare a Dio e agli altri?

Ecco allora il grido della Chiesa, che ci fa udire il richiamo del Signore: Vegliate! Non addormentate il cuore! Attendete il vostro Signore: Egli tornerà!

Attendere non significa aspettare passivamente che succeda qualcosa. Significa invece tendere a qualcuno, tendere verso qualcosa di nuovo, di buono. E noi che cosa attendiamo? Verso chi tendiamo?

Lasciamo che la parola di Dio infranga lo specchio davanti al quale fotografiamo noi stessi. Oltre, c’è la vita, c’è il mondo che ha bisogno di noi, c’è qualcuno che aspetta proprio me. Oltre, c’è il Signore che ci viene incontro.

Se è vero che tutta l’umanità sta camminando verso l’incontro con Cristo risorto alla fine dei tempi, questo è possibile perché Dio si è fatto uno di noi in Gesù di Nazareth, nel cuore della nostra storia umana. Questo celebreremo nel tempo dell’Avvento e del Natale di Cristo Signore.

Ma il tempo presente e la vita di adesso ci servono per aprirci al Signore nella sua Parola, nei sacramenti e in chi ha bisogno di noi.

Solo così allora il nostro cuore non si addormenterà, grazie all’attesa di Cristo, e rinascerà in noi la speranza.

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il vangelo

«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati».

(Mc 13,33-37)