«Rinnovaci con il tuo Spirito»

Pubblicato giorno 11 dicembre 2021 - La Parola

Com’è efficace l’aspro richiamo odierno di Giovanni Battista nei nostri confronti! La liturgia purtroppo, anche se come una brava cuoca che mozza la testa e la coda del pesce per cucinarlo, ha evitato quel grido “razza di vipere” lanciato senza timore alla gente. E a noi oggi.

Come mai questo grido? Perché la gente pensava: faccio già parte dei credenti. Ma, a guardare la vita pratica, questo era assolutamente non rilevabile.

Ecco che il Vangelo viene incontro a chi invece vuole lasciare spazio alla gioia che viene da Dio; anzi, a chi vuole accogliere il Dio che porta gioia.

Le indicazioni di Giovanni Battista sembrano semplici: sii fratello, condividi i tuoi beni; sii parco, accontentati delle cose; sii mite, non maltrattare o pretendere più di ciò che l’altro può offrirti. Indicazioni apparentemente banali, ma che muovono la vita pratica e cambiano i rapporti sociali.

E soprattutto aiutano ad uscire dalla illusione diabolica che sono innanzitutto gli altri a dover cambiare. Oppure che vivere bene alla fine vuol dire occuparsi e spendere soltanto per se stessi e le proprie comodità, lasciando che il mondo vada per la sua strada.

Il Signore oggi ci promette la gioia, ci offre la gioia. Egli viene a noi cavalcando le parole del profeta Sofonia, che incoraggiava il popolo che aveva abbandonato il fervore verso Dio, e nascondendosi negli inviti alla fraternità e alla condivisione di Giovanni Battista.

Oggi è la giornata in cui raccogliamo le offerte per le attività di fraternità della nostra Caritas diocesana. Ci saremo?


Le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto».

(Lc 3,10-18)