«Oggi si è compiuta»

Pubblicato giorno 22 gennaio 2022 - La Parola

Fa scintille, nella domenica odierna, l’accostamento tra la prima lettura e il Vangelo. Lasciamoci coinvolgere allora.

“Tutto il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della legge” di Dio, tanto che il sacerdote Esdra e gli scribi devono invitare il popolo alla gioia, sulla piazza di Gerusalemme alcuni secoli prima di Cristo, ascoltiamo nella prima lettura.

E noi ci domandiamo che cosa ancora ci coinvolge affettivamente, al di là delle emozioni suscitate dalla vista di un cucciolo o di una bella canzone. Su che cosa investiamo i nostri sentimenti e desideri e insegniamo ai nostri ragazzi a farlo?

Ancora più potente il secondo invito del governatore Neemia al popolo radunato: “La gioia del Signore è la vostra forza”. Quanto vera è questa affermazione!

La Parola del Signore è capace di far risuonare le corde più profonde del nostro essere, ma bisogna darle diritto di esistere nei nostri pensieri e nei nostri modi di fare. In che cosa infatti cerchiamo la gioia, che è più del piacere, più del benessere fisico, più ancora della felicità?

E poi la breve omelia di Gesù a Nazareth: “Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato”, inchioda gli stupiti astanti nella sinagoga.

Tutta la Parola di Dio si sintetizza ormai in una persona e prende carne in Gesù di Nazareth.

Cercare la Parola di Dio significa cercare Gesù.

Ascoltare la Parola di Dio significa ascoltare Gesù.

E con Lui e in Lui leggere e lasciarsi interpellare da tutta la Sacra Scrittura, dalla Genesi sino all’Apocalisse.

“Voi siete il corpo di Cristo”, ci rivela infine l’apostolo Paolo. Significa che Cristo Gesù oggi parla attraverso il suo Corpo che è la Chiesa, che sono i battezzati.

Nella Parola di Dio troviamo le cose sue da dire questo mondo.


 

Gesù Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

(Lc 1,1-4; 4,14-21)