Non solo del «Cesare»…

Pubblicato giorno 20 ottobre 2023 - La Parola

Come allarga le nostre prospettive il Signore Gesù! Rendete a Cesare quello che è di Cesare: egli ci ricorda che siamo cittadini del mondo, che abbiamo dei doveri per costruire la nostra società e anche il compito di farla diventare sempre più umana e fraterna.

Anche se in quel “rendete “, quasi un restituite, il Signore ci mette in guardia dai compromessi con il potere terreno e con le ideologie che lo alimentano.

Si possono ottenere anche dei vantaggi personali disonesti amoreggiando con i potenti o approfittando con astuzia disonesta delle falle nelle leggi e nelle istituzioni di tutti. Il Signore ci chiede di restituire e stare lontani da tutto questo.

Ma Gesù ora completa l’invito: restituisci a Dio ciò che è di Dio. E questi siamo noi, creati a sua immagine e somiglianza. Sei tu la moneta preziosa del tesoro di Dio, che porti in te la sua immagine e la sua scritta, diceva un grande santo del passato, San Lorenzo da Brindisi.

Sei opera di Dio! Nel crearti Lui ti dice: sei prezioso, perché sei fatto a mia immagine. Ma con il battesimo il Signore Dio ti dice: ti amo, sei il mio figlio e non devi temere, sei trasformato a mia somiglianza.

Se è vero che siamo debitori a Dio della nostra esistenza, è ancor più vero che in Gesù, perfetta immagine di Dio, troviamo una risorsa meravigliosa e straordinaria per comprendere e diventare ciò che siamo.

Non ritroveremo noi stessi guardandoci semplicemente allo specchio in un eterno selfie o conformandoci scioccamente al mercato guidato dal potente Cesare di turno; guardando invece al Signore Gesù scopriremo aspetti inediti di noi, che Egli stesso ha seminato nel nostro profondo.

E allora potremo portare il nostro contributo efficace al rinnovamento di questo mondo, ancora schiacciato dal piede violento dei Cesare di oggi.

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il vangelo

«Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova. Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

(Mt 22,15-21)