Con cuore di bambini

Pubblicato giorno 2 ottobre 2021 - La Parola

In quale il terreno aspro e doloroso gli uomini conducono oggi il Signore Gesù… Ma lui ne uscirà aprendoci una strada, offrendo luce e salvezza per tutti noi.

Si può divorziare? chiedono a Gesù. Più precisamente: l’uomo può allontanare la propria sposa, come era previsto dalla legge mosaica? Intravediamo qui un mondo in cui c’è un forte e un debole, uno che sta sopra e l’altra che deve stare sotto.

Legalizzare la rottura di un matrimonio  con un documento di divorzio certamente serviva anche a proteggere la parte più debole, dichiarandola libera. Ma la risposta del Signore ci fa interrogare anche sull’egoismo che le varie forme di legalizzazione a volte possono celare, anche nella nostra società.

Gesù denuncia la durezza di cuore dell’essere umano, che, quando si chiude al Dio dell’amore, è capace di trattare l’altro come oggetto di cui prima o poi ci si stanca e non invece come persona da amare e a cui donarsi. Risponderà, il Signore, riportandoci a ciò che siamo realmente: creati per amare, per crescere nell’unità, per lasciare il passato dell’essere serviti in tutto da un padre e da una madre per diventare soggetti capaci di cura dell’altro nel dono di sé.

E proprio perché la nostra carne fatica ad essere così, noi stiamo vicini a Cristo, e ci leghiamo a lui con l’ascolto della sua Parola e con la grazia che viene dai suoi sacramenti.

A noi cristiani non basta approfit­tare della legge civile. Noi guardiamo più lontano e cerchia­mo invece la volontà di Dio e il suo grande sogno su di  noi.

Ci vuole davvero un cuore fresco come di bambino per accogliere la novità di Cristo. Per questo motivo forse Gesù aggiunge: “A chi è come i bambini appartiene il regno di Dio”. Chiediamolo nella nostra preghiera.


 

 

Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola».

(Mc 10,2-16)