Ascoltare. Amare.

Pubblicato giorno 30 ottobre 2021 - La Parola

Ci colpiscono le tre promesse del Signore Dio fatte al popolo tramite Mosé: che si prolunghino i tuoi giorni, che tu diventi numeroso, che tu sia felice.

L’invito, intensissimo affettuosissimo e assolutamente deciso, è duplice: ascoltare e amare Dio. Questo il nucleo della bella preghiera quotidiana dello Shemà Israel, Ascolta Israele, che il pio ebreo recita due volte al giorno.

Questo ci interessa molto anche in quanto cristiani: l’apostolo Paolo infatti ci chiama Israele di Dio secondo lo spirito. Oppure non fosse altro che per le tre promesse, noi che con le medicine abbiamo prolungato i nostri giorni, è vero, ma certamente siamo sempre meno numerosi e non sappiamo bene se siamo davvero felici.

Ascoltare il Signore nostro Dio, amare il Signore nostro Dio le due splendide risorse che ci vengono indicate per realizzare pienamente la nostra vita.

Il bel dialogo di Gesù con un curioso competente di religione, però, ci allarga a dismisura le prospettive. C’è un “primo” comandamento? C’è qualcosa di decisivo nella nostra vita?

Sì, risponde Gesù: è ascoltare e amare il Signore tuo Dio con tutto te stesso, che significa in pratica, davvero, con decisioni, affetti, pensieri e azioni.

Ascoltare significa accettare di misurarsi con una parola che viene dall’Altro, che viene dall’Alto, una parola capace di trasformarci e di farci vivere da persone nuove.

Amare è altrettanto importante quanto concreto. Si ama con le mani che fanno, con le parole che incoraggiano, con il tempo e con le cose che servono all’altro.

Gesù ci ha mostrato come amare Dio e il prossimo: offrendo se stesso nel dono supremo di sé, con il dono del suo corpo, della sua vita.


 

Si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».

(Mc 12,28b-34)